Recensione a cura di IoePapperina
The Thimes lo definisce “Un’impietosa esplorazione della crudeltà umana. Un romanzo avvicente ed inatteso”.
Ed è stato così. Un libro che subito mi ha incuriosito e non solo. Questo thriller è, a tutti gli effetti, uno studio psicologico della personalità di cinque componenti che lavorano insieme.
La vicenda si svolge in Danimarca dove, presso il Centro danese di documentazione sul genocidio a Copenaghen, lavorano a stretto contatto quattro donne e un uomo.
Iben e Malene amiche di vecchia data fanno parte di questa piccola ma importante istituzione a sfondo politico per conto dei governi europei. Tutto comincia con una e-mail anonima che raggiunge per prima Iben e da qui si inizia una ricerca sui potenziali mittenti partendo da quelli che sono stati denunciati dall’associazione o meglio da Iben e Marlene per poi arrivare a pensare che addirittura le e-mail possano essere state mandate dall’interno e cioè dalla persona che per tanto tempo a lavorato fianco a fianco con te.
Incomincia così una ricerca all’interno dell’anima delle varie persone e il posto di lavoro diventa un nido di intrighi e di sospetti che fanno esplodere le varie personalità.
Iben vive con la paura che il mondo scopra che non è l’eroina che tutti si immginano, dopo un rapimento subito in Kenia. Marlene l’amica di sempre vive invece nel terrore che la sua malattia possa compromettere tutta la sua vita. L’ultima arrivata Anne-Luise invece dimostra tutta la fragilità del mobbing. Insomma nessuno è quello che dimostra di essere, nemmeno Paul, il capo, al quale interessa solo della sua carriera,e Camilla che nasconde un passato che nessuno sospetta. Attraverso la vita di questi cinque personaggi Jurgensen ci introduce in quel mondo dove l’intricato gioco di timori e complotti convive con il lavoro quotidiano fino alla fine per nulla scontata. Un libro da leggere e rileggere per capire bene il talento di questo autore che in modo molto semplice ci spiega in parte cos’è la psicologia.
Night Library 