Recensione a cura di Shahrazad
“Amir e Hassan sultani di Kabul”, questo scrive Amir sull’albero dove lui e l’amico Hassan si arrampicano in cerca di mille avventure. Nell’Afghanistan ai tempi del re i due ragazzi vivono come fratelli, nonostante la diversità della classe sociale. Insieme fanno volare gli aquiloni e giocano spensierati.
Ma un giorno, un terribile giorno, in un vicolo di Kabul la loro vita cambia per sempre…. Venticinque anni dopo, a seguito di una breve telefonata nella sua casa di San Francisco, Amir comprende che deve saldare i conti con il passato……
Si racconta la storia di un’amicizia e di un terribile segreto, un libro intenso e appassionante, che mi ha commosso, e mi ha fatto sentire nel cuore tradizioni differenti dalle mie, mi ha raccontato la fatica dell’essere profugo e l’immensità dell’uomo che rinasce dopo la tragedia.
Ma soprattutto, mi ha fatto comprendere tutto il profondo dramma del dolore e della violenza, mettendomi a contatto con un mondo che ha sofferto tantissimo con la guerra, con qualcosa che noi occidentali possiamo a stento immaginare. Non fosse altro che per questo, un libro da leggere e da consigliare.
Primo romanzo di Hosseini, tradotto in 35 Paesi, nel 2007 diventerà un film della Dreamworks.